Turismo
Tante idee per un’estate in famiglia al Monte Rosa. Qui, dove la natura ritempra il corpo e la mente, grandi e piccoli trovano spazi e ambienti dedicati dove esprimersi in libertà, crescendo bene oppure tornando, anche solo per qualche ora, bambini.
Roberto Dionisi

Cammino, scopro, ammiro. Monterosa – formato famiglia

Crescere forti e sani, all’ombra del Rosa.

È una montagna maestra, che tanto ha da insegnare a piccoli e grandi, senza rinunciare per questo ad un po’ di sano divertimento. Si sa, tante volte il divertimento può essere il miglior insegnante, quando sa catturare la mente e portarla in quota, dove la montagna si spinge più su e le cose, per una volta, le si guarda da una nuova prospettiva. Dall’alto, appunto, immersi in un’aria pulita e in stimoli sempre nuovi, che aiutano a sviluppare il senso più importante di tutti: la curiosità, stuzzicata in ogni dove da avventure alla scoperta della natura e delle storie che questa racconta.

Capita, al Monte Rosa, di incamminarsi su un sentiero e di vedere a terra, accanto al nostro passo, una piccola impronta che non riconosciamo: un segno, lasciato nella fresca terra, da chi questi luoghi li popola, tutto l’anno, più e meglio di noi. La scoperta comincia da qui: dal saper riconoscere la grandezza e la varietà dell’ambiente che ci circonda, svelando passo dopo passo a quale animale corrisponde il segno trovato. Perché è di segni che parliamo, sempre. La stessa parola insegnare proprio questo vuol dire: imprimere un segno. E la natura, nella montagna come in tutti noi, di segni ne imprime di continuo.

Cammino, scopro, ammiro: percorsi realizzati dai bambini, per i bambini a Gressoney,

Un bellissimo progetto della scuola materna di Gressoney-La-Trinité ha permesso agli alunni di elaborare, insieme ai loro insegnanti, un libretto-raccolta di sei itinerari diversi all’interno del paese. A ciascuno di questi percorsi, tutti adatti alle famiglie con bambini piccoli, è stato assegnato un nome di animali della Valle, un livello di difficoltà, il tempo di percorrenza a misura di bambino e anche un colore, che si ritrova nella segnaletica. Ogni itinerario, inoltre, ha un QR code che dà accesso alle informazioni e le tracce GPX.

Val d’Ayas in sella: pony e cavalli del Green Ranch.

La Val d’Ayas è la più ampia e soleggiata delle valli che si estendono ai piedi del Monte Rosa: da queste parti si gode tutto l’anno dell’aria aperta e della vista sulle splendide vette alpine, passeggiando, in estate, tra i sentieri che si sviluppano nei verdi boschi. Uno dei modi più pittoreschi di attraversare la Val d’Ayas è in sella: ad Antagnod, in località Barmasc, il Green Ranch Equitazione ASD organizza fino a fine settembre diverse attività, tra cui lezioni in campo con cavalli e pony, passeggiate da una o più ore nei meravigliosi boschi ayassini e trekking di più lunga durata per godere della vista sulla valle e sul massiccio del Monte Rosa. I trekking hanno diversi percorsi e possono essere di tre livelli: base panoramico con merenda in alpeggio (durata 3h), per esperti con passaggi tecnici, trotto e galoppo (durata 3h) e per cavalieri qualificati (durata 2 giorni con pernottamento in rifugio).

Valsesia: divertimento in quota.

Un salto nel Monte Rosa versante piemontese per scoprire, salendo in quota, un mondo di divertimenti. La pista di tubing di Pianalunga, da percorrere a bordo di ciambelle gonfiabili per 50 metri immersi nel verde, è semplicemente spettacolare. E una volta giunti a valle? Si torna su a bordo del tapis roulant. Poco distante, a quota 2.046 mt, il villaggio di Tokji, è un vero e proprio paesino fatto di case, altalene, scivoli, piccole pareti di corda da risalire e tanti altri giochi. Ma chi è Tokji? Pare che a questo nome, ad Alagna Valsesia, risponda un folletto dispettoso, in grado di sparire a comando e di far sparire anche le cose a cui si appoggia. Andiamo a cercarlo insieme!

A Mera, poco più a Sud, si nasconde invece un mondo incantato, dove a regnare è… uno scoiattolo! Si chiama Meraviglio, ha una grande passione per le esplorazioni e le nuove scoperte, e proprio in una delle sue avventure trovò a Mera i resti di un’antica civiltà, immersa nel verde della Valsesia: una grande nave di legno, una zattera, un laghetto e tunnel sotterranei ancora tutti da esplorare. E chissà, magari durante il gioco, saranno proprio i suoi piccoli nuovi amici a trovare nuovi tesori nascosti! Non ci credi? Ecco una mappa con tutti i luoghi di Meraviglio, compresi il suo covo e la sua tana!

Una via ferrata per bambini dedicata a Harry Potter.

Eh già… Harry Potter. Un nome che dovrebbe in teoria attirare i bambini, ma che in realtà richiama soprattutto coloro che erano bambini 25 anni fa e che, sfogliando le pagine della saga del maghetto, tornano ogni volta piccoli. A Gressoney, dove invece di Hogwarts, a svettare, è Castel Savoia, c’è una via ferrata che porta proprio il nome della serie di J. K. Rowling, per sperimentare la magia della verticalità, il brivido del vuoto, di quella vertigine che si prova a guardarsi indietro durante una scalata, trova da queste parti il più completo appagamento. Si tratta di un percorso molto semplice e adatto anche ai neofiti, che apre la strada a un panorama di arrampicate, tra le valli del Rosa, dove il bianco dei ghiacciai, che veglia dall’altro, cede il passo al colore e alla durezza della roccia nuda, da arrampicare fino alla prossima vetta.

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