Turismo
I sentieri d’alta quota, specialità Monterosa Ski, tornano nell’estate 2025.
Roberto Dionisi

A un passo dal cielo. I trekking dell’estate Monterosa Ski

Grandi classici e nuove proposte, con gli occhi sempre puntati alle vette che disegnano gli orizzonti di queste valli, poste a cavallo tra Piemonte e Valle d’Aosta, in cui d’estate ci si rifugia per rigenerarsi e fare il pieno di bellezza.  Tra le valli del Monte Rosa, si dice, ci si saluta sempre. Una profezia autoavverante, o anche semplicemente una buona e contagiosa abitudine, fatta di rispetto e passione per il grande spettacolo della natura che si apre alla vista ogni volta che si alza lo sguardo. Rispetto e passione condivisa, di passo in passo, tanto con chi vive da queste parti 365 giorni l’anno, quanto con gli altri ospiti della montagna, che incrociandosi non possono che concedersi, almeno, un cenno con il capo in cui si concentrano molteplici significati, ma su tutti un comune accordo: custodire, proteggere, tutelare un Patrimonio immenso e misterioso, accogliente e inafferrabile, che è di tutti e di nessuno. Quello dell’alta montagna che, quando si parla di Monte Rosa, seconda vetta alpina, diventa altissima. C’è chi giura, giungendo lungo la cresta di questo gruppo montuoso che annovera oltre15 vette sopra i 4.000 m, che il cielo sia solo ad un passo più in là.

Sono tre le valli italiane da cui accedere ai segreti del massiccio attraverso gli impianti di risalita Monterosa Ski, attivi da ciascuna di esse fino al mese di settembre: Val d’Ayas, Valle di Gressoney (Valle d’Aosta) e Valsesia (Piemonte), terre alte, terre di confine, terre severe ma sincere, dove si ascoltano, di villaggio in villaggio, ora il patois, più tardi il titsch, titzschu o il töitschu dei popoli Walser, domani un genuino piemontese di montagna. Qualunque sia l’idioma, però, un saluto lungo la strada qui non si nega a nessuno.

Passo dopo passo – passeggiate e trekking dell’estate Monterosa Ski

La montagna, come il saluto, è questione di fiducia e confidenza: nella scelta dei sentieri più indicati per ciascun livello, nell’esperienza delle guide a cui saggiamente ci si affida, nell’individuazione dell’abbigliamento più adeguato alle diverse quote e alle condizioni meteorologiche. Ma è anche questione di ambizione, coraggio, e della voglia di fissare l’asticella, a ogni uscita, un po’ più su, a un passo dal proprio personalissimo limite.

Il Monte Rosa, con le sue valli spettacolari e la varietà di paesaggi, si conferma meta ideale per chi ama vivere la montagna in tutte le sue sfumature. Qui, ogni passo è un’esperienza: camminatori alle prime armi, appassionati di sport outdoor o trekker esperti alla ricerca di nuove sfide, si incontrano tutti ai piedi del massiccio per soddisfare il proprio desiderio di avventura. L’estate sulle sue pendici regala colori intensi, ruscelli vivaci e una luce che rende ogni sentiero una gemma incastonata nel fianco della montagna. Dai boschi profumati alle cime dei ghiacciai, ogni itinerario è un invito a scoprire la montagna seguendo esclusivamente i propri ritmi e le proprie capacità. Ecco quattro proposte selezionate da visitmonterosa.com, pensate per chi vuole vivere la montagna in modo attivo e consapevole, scegliendo tra diversi gradi di difficoltà.

Percorso Botanico Corno del Camoscio – (Facile)

Questo facile itinerario lungo 2,3 km circa e con un dislivello in salita di 53 metri, parte dal Passo dei Salati, a 2.936 metri di quota. La parte iniziale del percorso permette di raggiungere la vetta del Corno del Camoscio (3.026 m) che offre un panorama grandioso verso il massiccio del Monte Rosa, la Punta Giordani ed il Lyskamm orientale. Ben visibili anche i rifugi Città di Mantova e Capanna Gnifetti, costruiti rispettivamente a 3.498 e 3.647 metri.

Il sentiero prosegue verso il Col d’Olen e incontra l’Istituto di Ricerca Angelo Mosso, dell’Università degli Studi di Torino. Qui è possibile sostare per una visita guidata gratuita, che arricchisce e completa l’esperienza sull’Altopiano di Cimalegna. Lungo il percorso botanico è possibile ammirare da fine giugno a fine agosto, la fioritura di numerose specie. Con l’aiuto delle schede collocate lungo il sentiero, potrete riconoscerle e conoscere la flora alpina e nivale.

Per raggiungere la partenza del percorso, utilizzate gli impianti di risalita che da Alagna e da Gressoney-La-Trinité raggiungono il Passo dei Salati!

Difficoltà: T

Dislivello in salita: 53 m

Altitudine minima: 2936 m

Altitudine massima: 3026 m

Durata: 2 ore

Lunghezza: 2300 m

Valle dei Principi – (Intermedio)

È cosa risaputa che la valle di Gressoney sia stata una delle destinazioni predilette dalla Casa Reale Italiana a cavallo tra XIX e XX secolo, in particolare dalla Regina Margherita che volle erigere, proprio alle porte del borgo di Gressoney-Saint-Jean, un castello, il Castello Savoia, come propria residenza estiva. Un luogo che merita senz’altro una visita. Uscendo verso est dall’abitato della frazione Valdobbia, addentrandosi nel bosco di larici lungo il sentiero 11B, si arriva in un ampio pianoro: la Valle dei Principi. Non è chiaro come sia nato questo nome o se abbia a che fare con la casa sabauda, ma sicuramente degna di ranghi reali è la bellezza dello scenario naturale creato dalle ampie anse del torrente che attraversa la valle.

Difficoltà: E

Dislivello in salita: 766 m

Altitudine minima: 1401 m

Altitudine massima: 2167 m

Durata: 4 ore

Lunghezza: 7800 m

Crest – Laghi e Colle Pinter (Intermedio)

Partendo dall’arrivo della cabinovia Champoluc-Crest (1.935 m), questo itinerario risale il Vallone di Cunéaz fino al Piano dei Laghi, dove si trovano i suggestivi Laghi Pinter, incorniciati dalla Testa Grigia e dalla Gran Cima. Proseguendo si raggiunge il Colle Pinter (2.777 m), importante valico tra la Valle d’Ayas e la Valle del Lys, attraversato dall’Alta Via 1. Il percorso, non tecnicamente difficile ma con tratti ripidi e un breve passaggio attrezzato con gradini e corde, richiede un minimo di allenamento. È possibile concatenare la visita ai laghi con la salita al colle, godendo di panorami spettacolari sul Cervino e sulla Gobba di Rollin. La discesa può proseguire verso la Valle di Gressoney, con arrivo al Rifugio Alpenzu Grande, uno dei rifugi che fa parte del circuito Tour des Six.

Difficoltà: E

Dislivello in salita: 788 m

Altitudine minima: 1989 m

Altitudine massima: 2777 m

Durata: 4 ore

Lunghezza: 9300 m

Salita al Monte Zerbion (Esperti)

Lo Zerbion è l’imponente e inconfondibile cima che separa Saint-Vincent e Ayas. La sua posizione centrale ne fa un eccellente punto panoramico su tutta la Valle d’Aosta. Tra le diverse vie di salita, la più comune è quella che parte da Barmasc: l’impegno fisico necessario è ampiamente bilanciato dallo spettacolo offerto dalla vetta, che ospita anche una grande statua della Madonna eretta nel 1932. Il panorama è aperto a 360°, e include tutti i grandi massicci della regione, dal Rosa al Cervino e al Bianco, tutta la Val d’Ayas e tutta la Valle Centrale, nonché le cime del vicino Parco del Mont Avic.

Difficoltà: E

Dislivello in salita: 824 m

Altitudine minima: 1898 m

Altitudine massima: 2722 m

Durata: 5 ore

Lunghezza: 9000 m

 

 Happy Trekking Monterosa: pass settimanale a metà prezzo

Una buona notizia rivolta a chi ama il contatto diretto con la natura, da attraversare a piedi tra i panorami più belli delle Alpi: Monterosa Ski riconferma per la stagione 2025 la promo Happy Trekking, che dà diritto a chi soggiorna per un minimo di 6 notti  presso una delle strutture ricettive convenzionate nelle valli di Ayas e Gressoney a uno sconto del 50% sull’acquisto del pass settimanale per gli impianti del comprensorio.

L’offerta è valida fino al prossimo 14 settembre.

La tariffa scontata del 50% equivale a:

€ 60,00 per il settimanale Monterosa Ski senza l’accesso all’impianto di Indren

€ 88,00 per il settimanale Monterosa Ski con l’accesso all’impianto di Indren

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