Enogastronomia
L’ex console di Taiwan racconta trent’anni d’amore per l’Italia, tra cultura, sapori e legami profondi.
Francesca Sirignani

Dalla diplomazia al gusto: il viaggio italiano di Veronica Wang!

In una straordinaria intervista andata in onda il 28 maggio 2025 su News98, una delle emittenti più autorevoli di Taipei, capitale di Taiwan, Veronica Wang, ex console di Taiwan in Italia, ha condiviso con il pubblico una testimonianza intensa e toccante.A condurre il dialogo è stato il prof. Kwei-Bo Huang, docente presso la prestigiosa National Chengchi University (NCCU) e Segretario Generale della Taiwan-based Association of Foreign Relations, uno dei think tank più influenti dell’isola in materia di diplomazia e relazioni internazionali.

Con una voce calda e uno sguardo luminoso, carico di ricordi, Veronica Wang ha raccontato la sua esperienza italiana non come un semplice capitolo di carriera ma come una vera e propria storia d’amore. Un legame profondo, inevitabile, fatto di scoperte quotidiane, di incontri e di emozioni vissute intensamente lungo la sua permanenza  in Italia. Non una passione effimera né un’avventura diplomaticamente corretta ma un vincolo autentico, quasi inscritto nel destino.

Nel corso dell’intervista, Veronica Wang ha spiegato come il suo legame con l’Italia si sia costruito giorno dopo giorno, attraversando confini culturali e linguistici, ma anche – e soprattutto – percorrendo le strade del gusto e dell’identità territoriale.
Ha descritto i vini italiani come racconti in bottiglia, l’olio extravergine d’oliva come l’anima liquida del Mediterraneo, il miele, i formaggi e i salumi come simboli di un patrimonio che parla di comunità, saperi antichi e passione per la terra. Questi prodotti, ha detto, sono stati per lei chiavi di accesso a un’Italia autentica, fatta di relazioni umane, gesti quotidiani e memoria condivisa.

"Attraverso i sapori, ho imparato a capire gli italiani più delle parole," ha dichiarato con un sorriso. "Ogni prodotto ha un volto, una storia, una famiglia dietro. È così che ho conosciuto davvero l’Italia."

Un racconto che va ben oltre il protocollo diplomatico e si fa testimonianza viva di come il cibo possa diventare ponte culturale, strumento di dialogo e conoscenza profonda.
Veronica Wang, con la sua sensibilità e intelligenza, ci ricorda che la diplomazia più duratura è forse quella che si costruisce con lentezza: attorno a una tavola, davanti a un calice, o semplicemente assaporando la bellezza di un Paese che sa accogliere, affascinare e restare nel cuore.

Lasciare una carriera diplomatica costruita con anni di studio, sacrifici e prestigiosi riconoscimenti non è mai una decisione semplice. Eppure, Veronica Wang lo ha fatto. Lo racconta con autenticità e senza esitazioni:  «C’era una parte di me che temeva di abbandonare una strada sicura», ha confessato, «ma c’era anche una domanda che mi risuonava dentro: se non seguo questa chiamata, sto forse tradendo me stessa? Dopo notti passate a interrogarmi, ho capito che la vita è troppo breve per non rischiare. Così ho scelto l’avventura.»

Un’avventura che non è frutto dell’improvvisazione, ma il risultato di un legame profondo con l’Italia, maturato nel corso di trent’anni vissuti tra cultura, paesaggi e sapori.
Un legame così radicato da trasformarsi in vocazione: quella di diventare un ponte vivo tra Italia e Taiwan, capace di unire due mondi non solo con il linguaggio delle relazioni istituzionali, ma attraverso la cultura del gusto, la memoria sensoriale e la narrazione dei territori.

Veronica Wang non è una figura ordinaria. È stata una delle prime laureate in lingua italiana a Taiwan, in un’epoca in cui questa disciplina era pressoché sconosciuta nel Paese.
Ha proseguito gli studi in diplomazia alla NCCU, ottenuto un Master alla SDA Bocconi di Milano, ricoperto il ruolo di console e di interprete ufficiale per il Presidente della Repubblica di Cina (Taiwan). Il vero punto di svolta arriva quando decide di lasciare i corridoi del potere per entrare nei paesaggi italiani. Non più da rappresentante istituzionale, ma da esploratrice del gusto e traduttrice culturale.
Veronica sceglie di comprendere l’Italia attraverso il cibo, i suoi prodotti simbolo, i gesti lenti dell’agricoltura, le storie dei produttori. La diplomazia, da esercizio formale, si trasforma in relazione sensoriale, attenzione ai dettagli, ascolto del territorio.

È oggi Tecnico Assaggiatore di Oli Extravergini di Olivagiudice ufficiale del panel Sabina DOPsommelier del vino certificata dalla Fondazione Italiana Sommelier di Roma, Tecnico Assaggiatore di Salumi (ONAS), e soprattutto è la prima – e a oggi unica – persona asiatica iscritta all’Albo Nazionale degli Esperti in Analisi Sensoriale del Miele Italiano.

Il suo sguardo, formato da anni di studio e viaggi, si è fatto sensibile non solo agli aromi e ai sapori, ma anche alle storie contadine, ai paesaggi agricoli, alle saggezze tramandate da generazioni.
Per Veronica Wang, il degustare è un atto politico e poetico, un modo silenzioso ma incisivo di fare diplomazia. In un mondo dominato da slogan e dati, lei ci ricorda che esiste una diplomazia più lenta, profonda, organica, che passa dalla bocca, attraversa il naso e arriva al cuore.

“Ogni goccia d’olio, ogni sorso di vino, ogni cristallo di miele racconta un paesaggio, un clima, una cultura agricola che merita rispetto e comprensione.”Oggi, Veronica Wang è impegnata nella scrittura di una guida in lingua cinese sull’olio extravergine d’oliva italiano. Non un semplice manuale tecnico  ma un viaggio narrativo e sensoriale attraverso territori, cultivar, famiglie di produttori e antiche tecniche di estrazione. L’obiettivo? Offrire ai lettori taiwanesi uno strumento per orientarsi nel complesso mondo dell’olio italiano, raccontandone l’anima più profonda: quella fatta di terra, mani e tempo.

Collabora attivamente con Jessica Iozza, fondatrice e cuore pulsante di ABC Qualità Italiana, in un progetto che unisce due donne, due visioni, un’unica missione: portare l’eccellenza del Made in Italy oltre i confini, nel rispetto delle tradizioni, della cultura sensoriale e di una comunicazione autentica e comprensibile ai mercati asiatici.

Il loro sodalizio, nato nel 2023, prenderà forma nel 2025 in un luogo altamente simbolico: l’85º piano del celebre ristorante “Diamond Tony’s” nel grattacielo Taipei 101.
Qui, in un evento esclusivo che sarà insieme degustazione, narrazione e dialogo, Veronica Wang e Jessica Iozza uniranno territori, storie e persone in un’esperienza che celebra l’incontro tra Oriente e Occidente, sospesa — letteralmente — tra cielo e terra.

In un tempo in cui le relazioni internazionali cercano nuovi linguaggi, la storia di Veronica Wang dimostra che il gusto può essere uno di essi: universale, emotivo, potente.

Il percorso di Veronica Wang è quello di chi sceglie con coraggio e grazia di trasformare l’amore per una terra in un ponte vivo tra storie, culture e sensibilità.
Un cammino che non nasce da strategie o calcoli, ma da un’intuizione profonda: che il gusto, più delle parole, possa diventare un linguaggio capace di unire mondi lontani.
Dopo oltre trent’anni di legame viscerale con l’Italia, vissuti prima attraverso le maglie della diplomazia e poi con lo sguardo dell’esploratrice del gusto, Veronica ha deciso di dare forma alla sua visione in modo concreto, umano e radicale.

Il suo è un lavoro paziente, silenzioso e tenace, che non fa clamore ma lascia tracce profonde. Una diplomazia del gusto, che si muove al ritmo della natura, ascolta le stagioni, assapora le differenze.
Nel suo cammino, Veronica Wang è diventata una testimone del Made in Italy ma anche una voce nuova per l’Asia, capace di tradurre non solo parole, ma esperienze sensoriali, emozioni e paesaggi.

Il suo messaggio è chiaro: quando mancano le parole, è il sapore a parlare e quando il gusto diventa ascolto, memoria e rispetto, allora può nascere un dialogo autentico tra i popoli.

In questo modo il viaggio non si chiude, anzi, è solo all’inizio. Un viaggio che non si misura in chilometri, ma in profondità di sguardo, in ponti costruiti tra mani che coltivano e occhi che imparano a vedere l’altro.Veronica Wang continua a camminare tra due mondi – Taiwan e Italia – con passo leggero e cuore saldo, portando con sé un bagaglio fatto di sapienza agricola, passione per la qualità e un desiderio instancabile di condivisione.
 

Francesca Sirignani

 

Francesca Sirignani

Giornalista pubblicista specializzata in tematiche turistiche ed europee. Ha conseguito una laurea in Giurisprudenza e, dopo aver ottenuto la seconda laurea in Studi Europei ed Internazionali, ha approfondito la conoscenza dell’inglese e del francese viaggiando e frequentando corsi linguistici all’estero. Collabora con diversi un periodici specializzati in viaggi e rivolti a chi è appassionato di turismo, cultura ed enogastronomia. Si è occupata anche della redazione dei magazine dell‘ Hotel Indigo St. George, un boutique hotel 5 stelle lusso di Roma. La passione che nutre per le culture, le tradizioni e i paesaggi di altri popoli l’ha sempre portata a viaggiare e a fotografare molti Paesi.

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